Ogni 3 secondi una persona si ammala di demenza, che nel mondo colpisce 47 milioni di persone, 1.241.000 i casi stimati in Italia. La demenza è diventata una malattia da mille miliardi di dollari l'anno, cifra destinata a raddoppiare entro il 2030, ed è la settima causa di morte al mondo.
Sono solo alcuni dei dati del Rapporto Mondiale Alzheimer 2018: "Lo stato dell'arte della ricerca sulla demenza", presentato oggi, in occasione della XXV Giornata Mondiale dell'Alzheimer, dalla Federazione Alzheimer Italia, rappresentante per l'Italia di ADI - Alzheimer's Disease International.
La ricerca su questa malattia è in sofferenza nel mondo, basti pensare che il rapporto tra il numero di pubblicazioni scientifiche su demenza e cancro è ben di 1 a 12 e che non ci sono abbastanza persone coinvolte nella ricerca sulla demenza, spiega Paola Barbarino, CEO di ADI. Inoltre, molti paesi ancora non dispongono di strumenti diagnostici adeguati, di facile accesso agli studi clinici, di medici e ricercatori specializzati. E ancora, la maggior parte delle persone con demenza nel mondo deve ancora ricevere una diagnosi, oltre a un'assistenza sanitaria completa e continua.
La demenza si prefigura come una delle crisi globali a livello sanitario e sociale più significative del XXI secolo e per questo Alzheimer's Disease International chiede che l'1% del costo sociale della demenza dovrebbe essere destinato al finanziamento della ricerca sulla demenza stessa, sottolinea la presidente della Federazione Alzheimer Italia, Gabriella Salvini Porro che aggiunge: "ci facciamo portavoce delle persone con demenza nel nostro Paese, sottolineando ancora una volta la necessità che il Piano Nazionale Demenze riceva gli adeguati finanziamenti mirati a promuovere interventi appropriati nella gestione integrata della demenza".(ANSA).