L'anestesia può dare serie complicanze agli anziani, specie se fragili e con una o più malattie. All'IRCCS Istituto Nazionale Riposo e Cura Anziani di Ancona sono in uso tecniche e procedure 'anziano-friendly' per ridurre al minimo queste complicanze, a cominciare da una tecnica per certi aspetti unica: l''anestesia subaracnoidea continua', che si fa su un piccolo tratto della colonna vertebrale col paziente che resta sveglio e respira in maniera autonoma durante l'intervento.
Presentata in occasione del cinquantenario della struttura, è l'eccellenza clinica disponibile all'IRCCS INRCA, dove è stato definito un percorso dedicato al paziente chirurgico anziano, basato su tecniche di valutazione preoperatorie (dello stato cognitivo e funzionale del paziente, dei farmaci assunti, dell'alimentazione etc), protocolli di prevenzione delle complicanze (come la lenta somministrazione di farmaci anestetici con riduzione dei dosaggi, con il monitoraggio attento della temperatura corporea e il riscaldamento dei pazienti) e presa in carico globale della persona con azioni di umanizzazione.
E non è tutto, spiega Marina Giampieri, Responsabile UOSD Anestesia Geriatrica dell'IRCCS, vi è anche il progetto in fieri, 'STARS', di sviluppare un device per aiutare l'anziano a gestire ansia e stress da sala operatoria, che aumentano il rischio di serie complicanze.
Gli interventi chirurgici tra gli over 65 sono circa 900.000 l'anno in Italia, su un totale di 2 milioni di interventi.
Numerosi anziani con plurime e severe patologie non sono portati al tavolo operatorio, spiega il Direttore Scientifico dell'IRCCS Fabrizia Lattanzio, se devono essere sottoposti ad interventi di chirurgia maggiore che espongono a un rischio molto elevato.
Diversi studi dimostrano che al crescere dell'età sale il rischio di complicanze maggiori o mortali, ad esempio delirio (che può manifestarsi con apatia o depressione post-operatoria), disturbi cognitivi edema polmonare, infarto, aritmie, polmonite, insufficienza respiratoria, ipotermia.