- Alcol e psicofarmaci sono un mix pericoloso che vede a rischio soprattutto gli anziani. A mettere in guardia, rispondendo alle più frequenti domande in materia è un approfondimento pubblicato sul portale 'anti bufale' della Federazione degli Ordini dei Medici (Fnomceo) "Dottore, ma è vero che?".
Gli ansiolitici e i sonniferi sono gli psicofarmaci più prescritti, mentre continua ad aumentare anche il consumo di antidepressivi. Nonostante sia nota l'interazione con l'alcol, non è raro che chi ne fa uso chieda al medico se faccia davvero così male associare questi medicinali a un bicchiere di vino, un amaro o una grappa. Ansia e depressione, infatti, si legge, "sono condizioni che predispongono al consumo di alcol, dal momento che l'etanolo può essere utilizzato come soluzione per sedare la sofferenza. Problema molto sentito soprattutto dai medici che seguono persone anziane, una popolazione ad alto rischio di sviluppare complicazioni dovute all'interazione tra farmaci e alcol". Assumerli contemporaneamente infatti, oltre a una riduzione dei riflessi, può determinare profonda sedazione e fenomeni ipotensivi anche gravi. Effetti che possono manifestarsi anche se l'alcol è assunto a distanza di alcune ore dal farmaco. Pertanto il medico "dovrebbe dedicare del tempo a raccomandare prudenza ai propri assistiti", spiega Alberto Siracusano, professore ordinario di Psichiatria all'Università di Tor Vergata. "Eventuali richieste del paziente - sottolinea - non vanno assolutamente assecondate".
"La malattia psichiatrica può indurre al consumo di alcol - spiega Gianni Testino, coordinatore del Centro alcologico della Regione Liguria - ma è anche vero che il consumo di alcol può far apparire erroneamente 'malato di mente' il paziente". La diagnosi psichiatrica in soggetti che consumano alcol pertanto, "necessita di un periodo di astensione da alcol sufficientemente prolungato".(ANSA).