Ogni giorno in ospedale a un over 65 su 5 il cervello va in tilt: sonnolenza, agitazione, incapacità di concentrarsi, allucinazioni sono alcuni dei segni del delirium, una condizione neuropsichiatrica acuta diversa dalla demenza molto diffusa nei grandi anziani ma poco conosciuta.
Anche per questo, in occasione del terzo World Delirium Awareness Day del 13 marzo, la Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (SIGG), aderendo alla campagna di sensibilizzazione mondiale promossa dall'European Delirium Association, l'American Delirium Society e l'Australasian Delirium Association, distribuirà un breve quiz pensato per gli operatori sanitari attraverso cui valutare le proprie conoscenze sulla condizione e ritrovare informazioni corrette. Il quiz, a disposizione sul sito www.delirium.org sarà l'occasione per ogni operatore sanitario di verificare i propri comportamenti in termini di prevenzione e trattamento del delirium.
"Il delirium è uno stato confusionale acuto caratterizzato da un'alterazione transitoria e fluttuante dello stato di coscienza, che dura meno di 6 mesi e dipende da una sofferenza metabolica cerebrale - spiega Raffaele Antonelli Incalzi, presidente SIGG - I sintomi vanno dalle alterazioni della vigilanza, dell'attenzione, del comportamento e dell'orientamento a un peggioramento della memoria, della capacità di pensiero astratto e del ciclo sonno/veglia. Le cause sono varie: possono infatti indurre il delirium carenze o squilibri nutrizionali, intossicazioni, alcuni farmaci o interventi chirurgici, traumi e malattie (tumori cerebrali, ictus, cardiopatie)". Lo stato di delirio è un problema rilevante non solo per la sua frequenza, ma soprattutto perché determina un minor recupero funzionale dopo un evento acuto, una maggiore probabilità di sviluppare demenza nel medio-lungo termine e un incremento della mortalità intraospedaliera, che cresce fino a due volte e mezzo rispetto a soggetti che non ne sono affetti" intervengono Giuseppe Bellelli, professore associato di Geriatria e Medicina Interna all'Università Milano-Bicocca e Alessandro Morandi, geriatra presso il Dipartimento di Riabilitazione Fondazione Camplani Ancelle della Carità di Cremona e coordinatori nazionali dell'iniziativa.
Il delirium aumenta anche la durata della degenza in ospedale e i costi sanitari, complicanze come le cadute e le piaghe da decubito, la probabilità di istituzionalizzazione. Non a caso fra gli anziani ospiti di RSA la prevalenza del delirium sfiora il 37%. "Purtroppo il delirium non è correttamente diagnosticato in due casi su 3 ed è indispensabile - affermano gli esperti - conoscerlo e individuarlo precocemente attraverso adeguati strumenti di screening. Ecco perché in occasione del World Delirium Day abbiamo messo a punto un semplice quiz per aiutare medici e infermieri a conoscere il problema e confrontare le modalità di prevenzione e gestione". Per lo screening esistono vari test, anche molto facili da somministrare, che permettono di individuare i casi rapidamente.
"Ancora più importante sarebbe prevenire la comparsa del delirium: interventi per il riorientamento nel tempo e nello spazio, il mantenimento di una buona idratazione, un ridotto uso di farmaci psicoattivi, la precoce mobilizzazione, una buona igiene del sonno e la fornitura di protesi visive e uditive adeguate possono ridurre fino al 64% complicanze da delirium come le cadute", conclude Antonelli Incalzi.