(ANSA) - ROMA, 05 OTT - Un enzima, maggiormente presente nel
cervello delle donne che in quello degli uomini, renderebbe le
prime più suscettibili all'Alzheimer in quanto porta causa
accumulo di proteine ;;tossiche all'interno delle cellule
nervose cerebrali. A spiegare il motivo che rende le donne più a
rischio di declino cognitivo è uno studio pubblicato sulla
rivista scientifica Cell, che potrebbe aiutare nello sviluppo di
nuovi farmaci per la malattia.
Le donne sono affette da Alzheimer circa due volte più di
frequente rispetto agli uomini. Il perché non è chiaro, ma una
possibile spiegazione è stata cercata nel fatto che le donne
mostrano una maggior deposizione della proteina tau nel
cervello. Il processo di eliminazione di quella in eccesso
avviene grazia a un sistema equilibrato di enzimi, la cui
disfunzione può portare a un accumulo anomalo di tau. Secondo i
risultati del nuovo studio, una maggiore attività dell'enzima
USP11 (peptidasi 11 specifica dell'ubiquitina), di cui le donne
esprimono livelli più elevati nel cervello rispetto ai maschi, è
correlata a alti livelli di tau, in quanto ne inibisce la
degradazione ed eliminazione.
Quindi i ricercatori, in un esperimento, hanno eliminato
geneticamente USP11 nel cervello di topi femmine, e osservato
che in questo caso erano protette dal declino cognitivo. Sono
così arrivati alla conclusione che l'eccessiva attività
dell'enzima USP11 nel genere femminile ne determina la maggiore
suscettibilità all'Alzheimer. "La buona notizia è che USP11 è un
enzima e che questi possono essere inibiti farmacologicamente",
ha affermato David Kang, professore di Patologia presso la Case
Western Reserve School of Medicine, in Ohio, co-autore senior.
"Siamo particolarmente entusiasti di questa scoperta perché
fornisce una base per lo sviluppo di farmaci neuroprotettivi".
(ANSA).