(ANSA) - ROMA, 24 NOV - Mangiare carote, cavolo riccio e
patate dolci potrebbe essere un'arma di contrasto semplice ed
efficace per mantenere una buona attività cerebrale e
contrastare l'insorgere della demenza. Merito dei carotenoidi,
di cui questi alimenti sono ricchi e che sono le sostanze che
danno loro un colore brillante. In particolare, tra questi
luteina e zeaxantina.
A suggerirlo uno studio della University of Georgia, negli
Usa, pubblicato sulla rivista Journal of the International
Neuropsychological Society. Gli studiosi hanno preso in esame 40
adulti tra i 65 e gli 86 anni, esaminandone l'attività cerebrale
con una risonanza magnetica mentre tentavano di ricordare
abbinamenti di parole che avevano appreso in precedenza. Dai
risultati è emerso che i partecipanti con livelli più bassi di
luteina e zeaxantina dovevano usare più energia cerebrale e fare
affidamento in maniera più pesante su diverse aree del cervello
per ricordare gli abbinamenti di parole appresi, mentre coloro
che avevano livelli più elevati di questi due carotenoidi erano
in grado di minimizzare la quantità di attività cerebrale
necessaria per completare l'operazione. In altre parole, erano
più "efficienti" dal punto di vista della funzionalità dei
neuroni. s Servono altri studi per approfondire ulteriormente il
risultato ma secondo Stephen Miller, uno degli autori dello
studio, si potrebbe arrivare potenzialmente a usare "integratori
alimentari o cambiamenti nella dieta, per poter facilmente
intervenire e potenzialmente migliorare le funzioni cognitive
negli over 65".