(ANSA) - ROMA, 01 DIC - Gli anziani italiani sono i più altruisti d'Europa, con il numero maggiore di ore di volontariato, mentre sono più indietro negli altri indicatori sull'invecchiamento attivo, a partire dalla percentuale di over 65 che lavorano. Lo hanno sottolineato gli esperti della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (Sigg), che hanno aperto ieri a Napoli il loro congresso annuale.
I dati sono frutto di uno studio europeo in 28 paesi. I tre milioni di anziani sugli oltre 13 milioni totali che si dedicano all'assistenza di un familiare, figli e nipoti ma anche genitori ancora più anziani, o al volontariato, sono la percentuale più alta fra tutti i paesi studiati. Ad abbassare la posizione in classifica, che dalla media dei parametri ci vede al quattordicesimo posto, ci sono soprattutto il dato di anziani che lavorano, con un tasso di occupazione pari al 27% contro il 46% della media europea e le minori misure per favorire l'invecchiamento attivo e il grado di indipendenza rispetto a paesi dal welfare più sviluppato come quelli scandinavi. Tutto sommato gli anziani italiani sono comunque attivi, sottolinea il presidente Sigg Nicola Ferrara, con sei milioni che sono del tutto autonomi. "Questi nuovi anziani, attivi e propositivi, si mantengono meglio in salute e sono una risorsa per il Paese: l'attività di volontariato, per esempio, può e deve essere incentivata negli anziani, perché è un metodo ideale per continuare a sentirsi utili agli altri, per non isolarsi".
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