ROMA - Stimolare il cervello e allenare la curiosità aiuta a non invecchiare mai. Proprio come in muscolo infatti il nostro cervello più lavora e più si rinforza. Questo il messaggio lanciato dal libro "Restare giovani si può" di Franca Porciani, giornalista e scrittrice con una formazione scientifica, ed Elio Musco, neuropsichiatra e geriatra. Il volume, edito da Giunti e presentato oggi a Roma, propone una vera e propria strategia per vivere bene gli anni della maturità, attraverso 10 'pillole di saggezza'.
Prima di tutto non perdere la curiosità, recuperando magari vecchie passioni abbandonate o mai realizzate, continuare a credere nei propri sogni e sentirsi sani fino a prova contraria.
In più, mettere al primo posto l'ottimismo, un atteggiamento tutt'altro che innato ma si può apprendere, potenziare il senso dell'umorismo, perché riduce l'ansia e migliora l'autostima, e fare esercizio fisico. Gli sport più adatti sono praticati all'aria aperta e in aree verdi, come il ciclismo, il golf o il jogging.
Bisogna inoltre imparare a rilassarsi e in questo possono aiutare discipline come lo yoga o la mindfulness, imparare anche a stare da soli ma ricordarsi anche che siamo 'animali sociali'. Infine, migliorare la comunicazione con gli altri. Ad esempio, essere concisi è più efficace per mantenere l'interesse e l'attenzione di chi ascolta.
Nel volume anche tre testimonianze di persone esempio di invecchiamento attivo e vitalità, come Dario Fo, che è stato drammaturgo, attore, regista e premio Nobel per la Letteratura, Giulia Maria Crespi, editrice del Corriere della Sera e fondatrice del Fai(Fondo Ambiente Italiano) e Marcello Cesa-Bianchi, pioniere della psicologia in Italia. "Il libro nasce perché viviamo un pregiudizio sulla vecchiaia, la consideriamo un inevitabile viale del tramonto, in realtà in Italia, che è il paese più longevo dopo il Giappone, viviamo una vecchiaia sana fino quasi ai 90 anni- spiega Porciani all'Ansa - dobbiamo ribaltare un punto di vista negativo".