Parlare due lingue fa bene alla salute. Infatti, aiuta a contrastare l'Alzheimer e, più in generale, le malattie legate al deterioramento cognitivo. Ne sono convinti i ricercatori della Concordia University in uno studio che è stato pubblicato su Neuropsychologia.
Gli studiosi hanno usato i dati di risonanze magnetiche complete ad alta risoluzione e sofisticate tecniche di analisi per misurare lo spessore della corteccia e la densità dei tessuti all'interno di specifiche aree del cervello. Il campione comprendeva 94 persone, metà monolingue e metà bilingue.
Nei poliglotti c'è stata una correlazione tra lo spessore corticale in quelle regioni del cervello dedicate al linguaggio e al controllo cognitivo e l'esecuzione di compiti di memoria episodica. Gli studiosi pensano che l'aumento della materia grigia in queste regioni potrebbe sostenere il funzionamento della memoria e ritardare gli effetti cognitivi dell'atrofia correlata alle patologie. "I nostri risultati contribuiscono alle ricerche che indicano che parlare più di una lingua è uno dei fattori dello stile di vita che contribuisce di più all'area cognitiva. Sosteniamo l'idea che il multilinguismo e i relativi benefici cognitivi e socioculturali siano associati alla plasticità cerebrale", dice Natalie Phillips, docente del Dipartimento di Psicologia dell'ateneo canadese.(ANSA).