Le classiche "quattro chiacchiere" fanno bene alla salute. Ne bastano dieci minuti ogni giorno per migliorare il benessere di chi soffre di demenza. Il segreto, dunque, è tutto nell'interazione sociale. E' questo il risultato di uno studio condotto dalla Exeter Medical School e dal King's College di Londra che è stato presentato alla Conferenza internazionale dell'Alzheimer's Association. L'analisi ha coinvolto 280 persone in 24 case di cura. Per nove mesi sono state analizzate le condotte del personale e dei pazienti con demenza.
Di media la persona in casa di cura ha solo due minuti di interazione sociale al giorno. Quintuplicarla, invece, insieme a un programma di assistenza personalizzata, permette un miglioramento della qualità della vita. Ma di cosa chiacchierare? I medici suggeriscono come bastino argomenti molto semplici che creano interazione, come parlare dei loro interessi o coinvolgerli nelle decisioni relative alle loro cure. "Il personale che fa assistenza a domicilio è sottoposto a molte pressioni: è un lavoro davvero duro, è un ambiente stimolante per entrambi, sia i i residenti che vivono con la demenza sia per il personale", spiega Joanne McDermid, ricercatrice del King's College che ha presentato la ricerca.