Gli anziani italiani (87%) complessivamente si sentono in buona salute, anche se il 40% è sedentario e il 30% si sente peggio rispetto all'anno precedente. Sono alcuni dei dati raccolti tra il 2016 e 2019 dalla sorveglianza Passi d'Argento sugli ultra 65enni, pubblicati sul sito Epicentro dell'Istituto superiore di sanità (Iss) in occasione della Settimana dell'invecchiamento attivo e in salute, che si celebra tra il 2 e 6 novembre.
A livello di attività fisica il 33% degli intervistati raggiunge i livelli di attività fisica raccomandati dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), il 27% ne svolge meno di quella raccomandata, mentre il 40% è completamente sedentario. Camminare fuori casa è l'attività maggiormente praticata tra quelle di svago. I maschi sono i più attivi, mentre le donne sono più impegnate all'interno della casa, nel giardinaggio e nella cura degli altri. Quasi 1 persona su 3 (29%) rappresenta una risorsa per i propri familiari o la società: il 19% si prende cura di congiunti, il 14% di familiari o amici e il 5% partecipa ad attività di volontariato.
A livello di stato di salute, il 49% lo valuta discreto e il 38% buono. Tuttavia a circa 6 su 10 è stata diagnosticata una o più malattie tra insufficienza renale, bronchite cronica, enfisema, asma, ictus, diabete, infarto, malattia delle coronarie e cuore, tumori, malattie croniche del fegato. Poco più del 30% si sente peggio rispetto all'anno precedente, dato che sale 46% fra le persone con molte difficoltà economiche. La sedentarietà cresce con l'età e raggiunge il 63% dopo gli 85 anni. E' molto presente tra gli anziani in difficoltà economica (48%), con basso livello di istruzione (45%) e in chi vive solo (45%). Inoltre, circa l'11% ha problemi di deambulazione, ma solo poco più di 1 persona su 10 fa ginnastica riabilitativa, mentre il 35% ha difficoltà nell'accedere ai servizi sociosanitari, o ai negozi di generi di prima necessità. (ANSA).