Essere da esempio, ricreare abitudini e orari regolari, riprendere un oggetto particolarmente caro, raccontare l'evento sempre nella stessa versione ma sottolineando l'intervento di supporto degli adulti. Sono alcuni consigli su come comportarsi con i propri figli in caso di terremoto e come supportare i più piccoli nel comprendere ciò che sta accadendo.
A mettere a punto il vademecum, pedagogisti e psicologi della Fondazione Paoletti, che hanno anche predisposto un numero verde (800 858440 da lunedì a venerdì 9.30-18.30) che fornisce indicazioni sui comportamenti da tenere per superare il disagio post-sisma. Per prima cosa, si legge nel decalogo, individuare tutte le risorse messe a disposizione dalla protezione civile.
Essere da esempio e ricordarsi che il bambino ricopia emozioni e stato d'animo che vede nell'adulto. Cercare di esporlo il meno possibile a eccessive stimolazioni (televisione, videogiochi, folle). Imparare a riconoscerne il bisogno di sostegno, anche se spesso non viene espresso a parole. Individuare, più volte nella giornata, un momento in cui condividere un'abitudine cara, come una canzone o un gioco. Ritrovare i riferimenti, facendo utilizzare un giocattolo (possibilmente integro) al quale il bimbo era particolarmente affezionato. Cercare di stabilire per la famiglia un ritmo quotidiano con orari regolari, come quelli dei pasti e del gioco. Non forzare l'addormentamento, ma accompagnare al riposo con la propria presenza, spegnendo tv, tablet e smartphone almeno mezz'ora prima. Raccontare l'evento con tono calmo e parole semplici, usando sempre la stessa versione, casomai arricchendola di volta in volta di dettagli, ma sottolineando sempre che gli aiuti ci sono e stanno arrivando. Partecipare alle attività a sostegno della comunità, per mostrare al bambino la propria forza d'animo.
Specializzato nell'applicazione delle conoscenze pedagogiche in occasione di emergenze naturali, il team scientifico della Fondazione Paoletti è intervenuto all'Aquila, in Emilia Romagna, ad Haiti.