Solo pochi mesi dopo l'entrata in vigore della legge che ne ha introdotto l'obbligo in Italia, anche la Francia porta da 3 a 11 il numero dei vaccini obbligatori per la prima infanzia. Come ampiamente riportato dalla stampa d'Oltralpe, a partire dal primo gennaio 2018, a quelli contro difterite, tetano e polio, si aggiungono otto vaccini precedentemente raccomandati: epatite B, Haemophilus influenzae B, pertosse, morbillo, parotite, rosolia, pneumococco e meningococco C.
Mossi dalle stesse preoccupazioni di salute pubblica e ostacolati con la stessa virulenza dai movimenti NO Vaxx, anche i "cugini" francesi hanno quindi abbandonato la raccomandazione in favore dell'obbligo, seguendo quindi l'esempio italiano.
Tuttavia, la lista messa a punto da Parigi esclude il vaccino contro la varicella, mentre include l'anti-pneumococco e l'anti-menigococco C.
"La prevenzione sarà perno della strategia sanitaria francese", aveva annunciato il 4 luglio scorso il primo ministro, Édouard Philippe, nella sua dichiarazione politica: "Le malattie che si pensava fossero debellate, si stanno sviluppando di nuovo nel nostro territorio. I bambini muoiono di morbillo oggi in Francia. Nella patria di Pasteur, non è ammissibile". (ANSA).