Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Attenzione al sanguinamento delle gengive, è un segnale da non trascurare

Indica la presenza di un'infiammazione che va valutata

Redazione ANSA

La presenza di sanguinamento gengivale persistente non va assolutamente trascurata, ma va considerata come un segnale che le nostre gengive hanno bisogno di attenzioni e di controllo. A ricordarlo è Francesco Ferrarotti, segretario della Società Italiana di Parodontologia e Implantologia (Sidp).

"Il sanguinamento delle gengive - spiega l'esperto - è un segno clinico dell'infiammazione, la cui causa può essere legata sia ad uno scarso livello di igiene orale sia alla presenza di patologie sistemiche predisponenti, sia patologie infiammatorie gengivali non ad origine batterica. Vedere del sangue sui denti, sullo spazzolino o nel lavandino quando ci laviamo i denti non deve essere considerato 'normale', non dobbiamo aver timore di spazzolare e usare il filo o gli scovolini, in quanto il sanguinamento di solito è presente proprio perché non puliamo efficacemente i nostri denti e normalmente delle corrette manovre di igiene orale consentono di risolvere l'infiammazione in una settimana circa. Risulta però altrettanto indispensabile effettuare un approfondimento dal proprio dentista per valutare la reale causa del sanguinamento".

Per poter fare una diagnosi è fondamentale che il dentista utilizzi la sonda parodontale: la sonda parodontale insieme ad un esame radiografico, permette di riscontrare la presenza di parodontite, una patologia infettivo-infiammatoria che porta alla perdita dell'osso di supporto dei denti e, in ultima fase, alla perdita dei denti. Se è presente sanguinamento a seguito della manovra di sondaggio parodontale, vuol dire che le gengive sono infiammate. I soggetti che fumano, rileva, "hanno gengive che sanguinano meno, a seguito dell'effetto della nicotina sui vasi sanguigni, ma questo non significa che la malattia sia stabile; questi pazienti spesso giungono ad una diagnosi di parodontite in stadi avanzati della malattia, in quanto l'infiammazione gengivale risulta mascherata dall'azione del fumo: le gengive sono meno gonfie, rosse e sanguinanti rispetto a quelle di coloro che non fumano".

Esistono invece condizioni quali alti livelli di stress, l'assunzione di farmaci (ad es. anti-ipertensivi o la pillola anticoncezionale), il ciclo mestruale, la pubertà e la gravidanza, che fanno sì che le gengive sanguinino con maggiore facilità. La rimozione della placca mediante spazzolamento, conclude Ferrarotti, "normalmente è sufficiente per ottenere la risoluzione del sanguinamento".
   

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA