La presenza di sanguinamento gengivale persistente non va assolutamente trascurata, ma va considerata come un segnale che le nostre gengive hanno bisogno di attenzioni e di controllo. A ricordarlo è Francesco Ferrarotti, segretario della Società Italiana di Parodontologia e Implantologia (Sidp).
"Il sanguinamento delle gengive - spiega l'esperto - è un segno clinico dell'infiammazione, la cui causa può essere legata sia ad uno scarso livello di igiene orale sia alla presenza di patologie sistemiche predisponenti, sia patologie infiammatorie gengivali non ad origine batterica. Vedere del sangue sui denti, sullo spazzolino o nel lavandino quando ci laviamo i denti non deve essere considerato 'normale', non dobbiamo aver timore di spazzolare e usare il filo o gli scovolini, in quanto il sanguinamento di solito è presente proprio perché non puliamo efficacemente i nostri denti e normalmente delle corrette manovre di igiene orale consentono di risolvere l'infiammazione in una settimana circa. Risulta però altrettanto indispensabile effettuare un approfondimento dal proprio dentista per valutare la reale causa del sanguinamento".
Per poter fare una diagnosi è fondamentale che il dentista utilizzi la sonda parodontale: la sonda parodontale insieme ad un esame radiografico, permette di riscontrare la presenza di parodontite, una patologia infettivo-infiammatoria che porta alla perdita dell'osso di supporto dei denti e, in ultima fase, alla perdita dei denti. Se è presente sanguinamento a seguito della manovra di sondaggio parodontale, vuol dire che le gengive sono infiammate. I soggetti che fumano, rileva, "hanno gengive che sanguinano meno, a seguito dell'effetto della nicotina sui vasi sanguigni, ma questo non significa che la malattia sia stabile; questi pazienti spesso giungono ad una diagnosi di parodontite in stadi avanzati della malattia, in quanto l'infiammazione gengivale risulta mascherata dall'azione del fumo: le gengive sono meno gonfie, rosse e sanguinanti rispetto a quelle di coloro che non fumano".
Esistono invece condizioni quali alti livelli di stress, l'assunzione di farmaci (ad es. anti-ipertensivi o la pillola anticoncezionale), il ciclo mestruale, la pubertà e la gravidanza, che fanno sì che le gengive sanguinino con maggiore facilità. La rimozione della placca mediante spazzolamento, conclude Ferrarotti, "normalmente è sufficiente per ottenere la risoluzione del sanguinamento".