Assumere Viagra non causa il melanoma. Un nuovo studio, pubblicato sul Journal of the National Cancer Institute, smentisce le ipotesi di un rapporto di causa ed effetto tra il rischio dell'aggressivo tumore della pelle e l'assunzione del farmaco per le disfunzioni sessuali.
La ricerca, di cui sono coautori anche due ricercatori italiani dell'Università San Raffaele di Milano, segue la decisione della Food and Drugs Administration dello scorso anno di inserire la pillola blu nella lista degli "osservati speciali", a seguito di uno studio che collegava un aumento del rischio di melanoma con l'uso di Viagra. I ricercatori del New York University Langone Medical Center hanno analizzato dati da cinque studi in materia, pubblicati tra il 2014 e il 2016, che hanno incluso un totale di 866.049 uomini, di cui 41.874 con una diagnosi di melanoma. Hanno così osservato un aumento complessivo dell'11 per cento del rischio di sviluppare il melanoma tra gli utilizzatori del farmaco inibitore del PDE5. Ma hanno ipotizzato che, se un rapporto di causa ed effetto esiste, non è dovuto a un rischio maggiore di ammalarsi, perché chi ne ha assunto grandi quantità non ha avuto un aumento significativo del rischio di melanoma né della sua aggressività rispetto a chi ne assumeva in piccole quantità. L'ipotesi è invece che l'aumento sia dovuto ad una maggiore rilevazione: i pazienti che prendono medicinali per l'erezione sono più consapevoli della loro salute, è più probabile che si facciano visitare da un medico e quindi hanno più probabilità di avere diagnosi rispetto ai coetanei. Inoltre gli utilizzatori di Viagra, avevano un rischio minore di sviluppare una forma aggressiva di melanoma rispetto ai non utilizzatori.