"C'è una sottovalutazione del rischio rispetto alle malattie sessualmente trasmesse nonostante i dati parlino di 3.500 nuovi casi di Hiv ogni anno, praticamente 10 nuove diagnosi al giorno", ha detto il ministro della Salute Beatrice Lorenzin alla conferenza stampa per i 30 anni del telefono verde di informazioni dell'Iss. In preparazione, ha detto ancora, una campagna social fatta da blogger per i più giovani sui pericoli e sulla prevenzioni.
Il ministro ha espresso preoccupazione per la sottovalutazione del comportamento a rischio rispetto, per esempio, agli anni '80-'90: "bisogna tenere alto l'allarme, educare i giovani informandoli con campagne istituzionali e spingendoli a tutelare se stessi", ha affermato. Sottolineando che sono sempre meno i ragazzi che utilizzano il telefono verde Aids e Ist, e in particolare sono diminuite le donne, il presidente dell'Iss Walter Ricciardi ha richiamato l'attenzione sull'aumento non solo dell'Aids, ma anche di sifilide, gonorrea, condilomi, herpes genitale e altre malattie sessualmente trasmissibili. "Cresce la disinformazione - ha sottolineato - circa la metà delle persone che si rivolge al telefono verde dichiarando di aver avuto un comportamento a rischio, non esegue poi il test Hiv. E questo dimostra che non c'è una consapevolezza di ciò che può succedere.
Conta probabilmente anche l'idea che l'infezione si può tenere sotto controllo con i farmaci, ma non bisogna dimenticare che l'Aids si cronicizza, è curabile ma non guaribile. Sono 125 mila le persone colpite in Italia e che convivono con la malattia".
La disinformazione, secondo i dati dell'Iss, negli ultimi 30 anni è passata dall'11,4% del primo decennio, al 13,6% rilevato negli ultimi anni. In 12 telefonate su cento, fatte da persone di tutte le età, emerge che l'idea è che il rischio di contrarre l'Hiv sia legato a baci, zanzare e bagni pubblici. Il telefono verde, che in 30 anni ha svolto 800 mila interventi di counselling, ha risposto in maggioranza a uomini (75,4%), persone che dichiarano di aver avuto rapporti etero (56,8%) e da giovani tra i 25 e i 39 anni (57%). Costanti rimangono le richieste di consulenza in materia legale con riferimento a discriminazioni sul posto di lavoro, stigma, violazione della privacy. Un vademecum per far conoscere ai sieropositivi quali siano i loro diritti e come tutelarli è stato presentato oggi dall'Iss.