Plauso della società scientifica Aiom, Associazione italiana di oncologia medica, alla proposta del ministro della Salute Beatrice Lorenzin sull'aumento del prezzo delle sigarette al fine di trovare nuove risorse per i farmaci innovativi anti-cancro. "L'incremento del costo delle 'bionde' rappresenta una battaglia di civiltà contro il principale fattore di rischio oncologico. Servono risorse per finanziare nel 2018 il Fondo per i farmaci innovativi in oncologia, che va esteso ai test richiesti per la prescrizione di queste terapie", commenta Carmine Pinto, Presidente nazionale Aiom.
"Più di centomila casi di tumore ogni anno in Italia sono dovuti al fumo di sigaretta. L'85-90% dei tumori del polmone, il 75% di quelli di testa e collo e della vescica, il 25-30% di quelli del pancreas sono imputabili al tabagismo. L'aumento del prezzo delle sigarette rappresenta una battaglia di civiltà ed è una strada giù percorsa con successo da altri Paesi come l'Australia, la Norvegia e l'Irlanda", aggiunge. E ricorda che l'Associazione più di un anno fa sostenne una campagna per l'istituzione di un Fondo Nazionale per l'Oncologia, da finanziare con le accise sul tabacco, un centesimo a sigaretta. Il governo nel 2016 istituì per la prima volta un Fondo di 500 milioni di euro da destinare alle nuove terapie anticancro, "Chiediamo - dice Pinto - che venga previsto anche per il 2018 poichè "secondo l'American Cancer Society, il consumo di tabacco è responsabile ogni anno di circa il 30% di tutte le morti. In Italia questa stima corrisponde a più di 180mila decessi annui evitabili, dovuti a tumori, malattie cardiovascolari e dell'apparato respiratorio. È importante sottolineare che smettere di fumare riduce, dopo 5 anni, del 50% il rischio di sviluppare tumori del cavo orale, dell'esofago e della vescica e, dopo 10 anni, si riduce la probabilità di avere una diagnosi di cancro del polmone". (ANSA).