Appello della madre di un bambino con leucemia ai genitori dei compagni d'istituto per far vaccinare i figli e 'difendere' così il suo, ma molti sono 'no vax' e scoppia la contrapposizione. Ma la dirigente scolastica rassicura dicendo che farà rispettare le regole. La storia avviene nel savonese ed è raccontata dal Secolo XIX.
Il piccolo frequenta la seconda elementare, la malattia lo ha costretto a cure che lo hanno reso immunodepresso, ma i medici dicono che deve condurre una vita il più possibile normale.
Nella scuola che frequenta è in corso la battaglia tra pro e contro i vaccini. Il piccolo ha un sistema immunitario uguale a un neonato di tre mesi e in questi giorni nell'istituto ci sono vari casi di varicella. La mamma del bambino ha fatto appello alle famiglie e alla scuola affinchè la normativa che impone l'obbligatorietà di dieci vaccini venga eseguita da tutti: in questo modo i rischi di contagio per il figlio sarebbero contenuti. Ma un'altra madre 'no vax' si è mossa nella direzione opposta. "Pur nella comprensione massima per il dolore di questi genitori, non è giusto esporre i nostri figli al pericolo dei vaccini per il bene di un singolo".
La dirigente scolastica è stata ferrea dicendo che la normativa sui vaccini verrà seguita "per filo e per segno". I compagni di classe del bambino si sono tutti vaccinati, ma nel resto della scuola è in corso una forte propaganda contro i vaccini.