Il rischio che il virus Ebola si diffonda ulteriormente in Repubblica Democratica del Congo (Drc) è passato da 'alto' a 'molto alto'. Il cambiamento di status è contenuto nell'ultimo rapporto dell'Oms, secondo cui c'è anche un rischio 'alto' che si diffonda nella regione, mentre prima era 'moderato'. Per il resto del mondo, invece, rimane 'basso'. "Il caso confermato a Mbandaka - scrivono gli esperti dell'Oms -, un grande centro urbano all'incrocio di grandi vie di comunicazione, dal fiume all'aeroporto, aumenta il rischio di diffusione in Drc e nei paesi vicini". Al momento sono 45 i casi, tra sospetti e confermati, con due morti. In queste ore è in corso una riunione del comitato di emergenza dell'Oms, che ha tra i suoi compiti anche quello di stabilire se l'epidemia è una emergenza internazionale di salute pubblica. Nel frattempo continua lo spiegamento di forze dell'Organizzazione e degli altri partner, che prevede anche il possibile utilizzo del vaccino con il sistema 'ad anelli', per cui vengono vaccinati i contatti stretti dei casi confermati.
Il focolaio di Ebola nella Repubblica Democratica del Congo ha raggiunto la città di Mbandaka, di circa un milione di abitanti, a circa 130 chilometri dall''epicentro' dell'epidemia. Lo hanno annunciato le autorità sanitarie locali, secondo cui c'è un caso confermato nella città, che ha portato il totale dei casi, fra sicuri e sospetti, a 42. L'evoluzione, spiega Peter Salama, inviato dell'Oms, potrebbe portare ad un "aumento esplosivo" dei casi."Questo è uno sviluppo importante del focolaio - ha affermato Salama alla Bbc -. Ora abbiamo un Ebola urbano, che è molto diverso da quello rurale. Ora c'è il potenziale per un aumento esplosivo dei casi". Il caso a Mbandaka è "uno sviluppo preoccupante" secondo il direttore generale dell'Oms Tedros Adhanom Ghebreseyus. "Ma ora abbiamo gli strumenti migliori di sempre per combattere Ebola - scrive su Twitter -. L'Oms sta dispiegando più esperti. Insieme ai partner stiamo prendendo iniziative decisive per fermare il focolaio".
"Stiamo entrando in una nuova fase dell'epidemia di Ebola che ora sta colpendo tre zone sanitarie, inclusa una urbana": lo ha detto il ministro della Salute congolese, Oly Ilunga, commentando il caso di Mbandaka. Il ministro si é detto preoccupato perché la città é densamente popolata e crocevia della "Provincia dell'Equatore", una delle 26 in cui é suddiviso l'enorme paese africano. "Da quando é stato fatto l'annuncio dell'allerta a Mbandaka, i nostro epidemiologi stanno lavorando sul campo" per "identificare le persone che sono state in contatto con casi sospetti". Ilunga ha ricordato che, per la prima volta nella Repubblica democratica del Congo (Rdc), a chi é stato esposto a sospetti casi di Ebola saranno somministrati vaccini. Si stanno tracciando 500 contatti, ha precisato il ministro. L'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) ieri ha inviato 5.400 dosi un vaccino sperimentale anti-Ebola, ha riferito il ministro fornendo una cifra di circa 1.500 dosi più alta di quando annunciato