Politica e giornalista, Sandra Zampa, nominata dal Consiglio dei ministri sottosegretaria alla Salute, è stata nel 2007 cofondatrice del Pd. Particolarmente vicina ai temi dei minori e dei rifugiati, nel 2017 è stata approvata la legge che porta il suo nome: la 'legge Zampa' su 'Disposizioni in materia di protezione dei minori stranieri non accompagnati', accolta dall'Unicef come "un importante passo avanti per i bambini migranti e rifugiati che sono fuggiti da situazioni invivibili e sono arrivati in Italia pieni di speranza per il loro futuro".
Nata a Mercato Saraceno in Emilia Romagna, 63 anni, è stata vicepresidente del Pd. Laureata in Scienze politiche all'Università di Bologna, ha lavorato come giornalista partecipando alla nascita dell'agenzia di stampa Dire. Dal 2004 ha lavorato con il presidente Romano Prodi, prima come capo ufficio stampa del leader de L'Unione alle Regionali del 2005, poi come capo ufficio stampa del candidato de L'Unione alle Politiche del 2006 con la responsabilità del coordinamento della comunicazione politica e dei rapporti con la stampa. Dal 2007 alla fine della XV legislatura ha ricoperto l'incarico di capo ufficio stampa della presidenza del Consiglio. Nel 2013 ha pubblicato il libro 'I tre giorni che sconvolsero il Pd', dove racconta le vicende che portarono alla caduta della candidatura di Romano Prodi alla presidenza della Repubblica e alla rielezione di Giorgio Napolitano. È stata membro supplente del Consiglio d'Europa dal 2013 e titolare dal 2017 al 2018.
Dalla fine del secondo mandato parlamentare è consulente giuridico esperto in diritti umani dell'infanzia e dell'adolescenza presso il Comitato Interministeriale per i Diritti Umani ed è vice presidente del Consiglio Italiano dei Rifugiati.