"I lavoratori hanno aspettato fin
troppo, la rabbia è oramai incontenibile", proseguono i
sindacati, chiedendo che "il Governo, le Regioni intervengano
per condannare questi comportamenti e sanzionarli revocando gli
accreditamenti. Ci aspettiamo, a partire dal ministro Speranza,
il presidente Bonaccini e tutti gli assessori regionali alla
Sanità, una presa di posizione pubblica a sostegno delle lotte e
dei diritti dei lavoratori e contro questi soggetti che non
meritano di lavorare con soldi pubblici. La pazienza è finita
ora è tempo di giustizia", concludono Fp-Cgil, Cisl-Fp e
Uil-Fpl.
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