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Cioccolato fondente salva-umore

Può prevenire l'insorgenza della depressione o ridurne i sintomi

Redazione ANSA

È una notizia che di sicuro dipingerà il sorriso sui volti dei tantissimi amanti dell''oro nero', anche se gli studiosi invitano alla cautela spiegando che servono ricerche ulteriori. Il cioccolato fondente, consumato con regolarità, tiene lontana la depressione, riducendo il rischio fino al 70% secondo un nuovo studio guidato dallo University College London, pubblicato sulla rivista Depression and Anxiety.

Per la ricerca è stato svolto un sondaggio su 13.626 persone, che avevano preso parte al National Health and Nutrition Examination Survey tra il 2007-2008 e il 2013-2014. Il consumo giornaliero di cioccolato è stato calcolato chiedendo loro di ricordare ciò che avevano mangiato in due periodi di 24 ore tra tre e 10 giorni di distanza, mentre i sintomi depressivi sono stati valutati utilizzando un questionario apposito.

Nel complesso, l'11,1% ha riferito di aver mangiato cioccolato, l'1,4% fondente. In quest'ultimo caso è emerso che il consumo, anche di quantità diverse, portava una probabilità inferiore del 70% di sintomi depressivi. Lo studio condotto anche dall'Università di Calgary e dall'Alberta Health Services Canada, ha scoperto inoltre che anche le persone che consumavano molto cioccolato di tutti i tipi - tra 104 grammi e 454 grammi- mostravano circa il 57% meno probabilità di sintomi depressivi. Sarah Jackson, che ha condotto la ricerca, afferma che i risultati forniscono "alcune prove" che il consumo di cioccolato, particolarmente fondente, possa ridurre il rischio di depressione.

Il team scrive che "esistono numerosi meccanismi potenziali attraverso i quali il consumo di cioccolato potrebbe prevenire l'insorgenza o causare una riduzione dei sintomi depressivi. Il cioccolato contiene numerosi ingredienti psicoattivi, tra cui due analoghi dell'anandamide (che producono effetti simili al cannabinoide responsabile dell'euforia nella cannabis) e la feniletilamina, un neuromodulatore ritenuto importante per la regolazione dell'umore e implicato nello sviluppo della depressione". 

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