Inaugurato in Giordania, ad Allan, il primo acceleratore di particelle del Medio Oriente. Si chiama Sesame (Synchrotron-light for Experimental Science and Applications in the Middle East) e rappresenta un'opportunità unica non solo per la ricerca scientifica e lo sviluppo tecnologico, ma per la crescita economica e il dialogo interculturale. Al progetto hanno infatti collaborato Autorità Nazionale Palestinese e Israele, con Cipro, Egitto, Iran, Giordania, Pakistan e Turchia.
Molto importante il contributo dell'Italia, attraverso l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) ed Elettra Sincrotrone Trieste, e dell'Unione Europea. Tra gli Osservatori di Sesame, l'Italia è stato inoltre l'unico Paese ad avere stanziato un finanziamento ad hoc di 5 milioni di euro attraverso il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, gestito dall’Infn.
Sesame è stato progettato per produrre la luce di sincrotrone: al suo interno gli elettroni vengono accelerati a velocità vicine a quella della luce e la radiazione che si ottiene in questo modo funziona come un potentissimo microscopio che permette di studiare strutture infinitamente piccole, come quelle di cellule, proteine e nanomateriali. Le applicazioni riguardano numerosi ambiti: dall'archeologia alla biologia, dalla chimica alla fisica, alla medicina. Nel mondo esistono 60 strutture simili, ma nessuna finora in Medio Oriente.
"E' un progetto ambizioso, lo è per i suoi obiettivi scientifici, ma anche per gli aspetti politici e culturali. Il fatto di essere riusciti a portarlo a compimento testimonia ancora una volta come la ricerca scientifica possa rappresentare un potente strumento di cooperazione tra i popoli", ha osservato il ministro per l'Istruzione, l'Università e la Ricerca, Valeria Fedeli.
Peril presidente dell'Infn, Fernando Ferroni, si è acceso "un raggio di luce in Medio Oriente", che "porta scienza e cooperazione con sé". Anche per il commissario europeo per la Ricerca, Scienza e Innovazione, Carlos Moedas, Sesame "è un motore di eccellenza scientifica e tecnologica e un potente strumento per migliorare le relazioni tra Paesi, regioni e culture e per promuovere pace e la stabilità nella regione".
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