Dove si nasconde l’essenza della creatività? In soli 3 minuti Michele Dusi, studente di Ingegneria Informatica presso l’Università degli Studi di Brescia, è riuscito a conquistare la giuria affrontando uno dei temi principali dell’Intelligenza Artificiale (IA) e vincere la finale di Famelab 2021 che si è svolta quest’anno a Catania.
Appena 3 minuti per raccontare una ricerca o un aneddoto della scienza in maniera appassionante, corretta e convincente: è questo il format di Famelab, il talent della ricerca scientifica che si svolge in tutto il mondo e che in Italia ha festeggiato la decima edizione. Alla finale di Catania, organizzata da Psiquadro e dall’Università di Catania, hanno partecipato 16 tra studenti, dottorandi e ricercatori vincitori delle selezioni locali fatte nelle settimane precedenti in 8 città.
Buona parte dei più incredibili progressi fatti negli ultimi anni dalle AI è stato possibile grazie a tecniche sempre più sofisticate per migliorare l’apprendimento delle macchine, tra queste quella delle Reti Generative Avversarie o Gan in cui due intelligenze si sfidano per ingannare l’altra. “Le AI sono bravissime a imitare – racconta Dusi sul suo mini-spettacolo – rubano l’essenza di una serie di testi canzoni o immagini e la usano per generare qualcosa di simile. In questo senso possiamo dire che le AI sono creative”. “Qualcuno in passato disse che è proprio la capacità di rubare ciò che rende grande un artista. Che poi l’artista sia umano, alieno o artificiale forse non è poi tanto importante”, conclude Dusi.
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