L'11 febbraio è la giornata delle donne e delle ragazze nella scienza. E' stata proclamata dalle Nazioni Unite e patrocinata dall'Unesco per ricordare che la partecipazione delle donne nella scienza dovrebbe essere rafforzata e incoraggiata e che devono essere garantite pari opportunità nella carriera scientifica. Sono previsti eventi in tutto il mondo e il tema ddll'edizione è il modo in cui la ricerca al femminile possa contribuire a uno sviluppo rispettoso dell'ambiente.
"Vogliamo incoraggiare una nuova generazione di donne scienziate per affrontare le principali sfide del nostro tempo", rilevano in un messaggio congiunto Audrey Azoulay, direttore generale dell'Unesco, sia da Phumzile Mlambo-Ngcuka, direttore esecutivo di Onu Women. "Sfruttando la creatività e l'innovazione di tutte le donne e ragazze nella scienza e investendo adeguatamente in educazione, ricerca e sviluppo - proseguono - abbiamo un'opportunità senza precedenti di sfruttare il potenziale della quarta rivoluzione industriale a beneficio della società".
La scienza e l'uguaglianza di genere, scrive l'Onu sul suo sito, sono vitali per la società e lo sviluppo. Negli ultimi 15 anni, sono stati fatti grandi sforzi a livello globale per coinvolgere le donne nella scienza, ma permangono pregiudizi e stereotipi di genere che continuano a tenere le ragazze e le donne lontane dal mondo scientifico. Le cifre traducono questa distanza in modo eloquente: sono donne meno del 30% dei ricercatori in tutto il mondo e solo il 30% delle ragazze sceglie un indirizzo scientifico nell'istruzione superiore.
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