Potrebbe essere un pianeta-oceano, ricoperto interamente di acqua, e potrebbe avere dimensioni simili alla Terra, il mondo potenzialmente in grado di ospitare la vita che orbita intorno alla stella più vicina, Proxima Centauri. Lo indica il suo identikit pubblicato sull'Astrophysical Journal Letters, da un gruppo internazionale guidato dal Laboratorio di Astrofisica di Marsiglia.
Basato sull'analisi di osservazioni precedenti e su una simulazione, lo studio indica che il pianeta, chiamato Proxima b, avrebbe una massa pari a 1,3 volte quella della Terra e il raggio compreso tra 5.990 e 8.920 chilometri. Il pianeta sarebbe molto vicino alla sua stella, si troverebbe a una distanza dieci volte inferiore rispetto a quella che separa Mercurio dal Sole. Ma la stretta vicinanza alla sua stella non implica una temperatura elevata sulla superficie perché Proxima Centauri è più piccola del Sole, mille volte meno luminosa e con un raggio dieci volte inferiore rispetto a quello della nostra stella. Proxima b si troverebbe addirittura nella cosiddetta zona abitabile della sua stella, dove ci sono temperature miti e le condizioni per ospitare acqua liquida sulla superficie.
Le simulazioni indicano che l'acqua potrebbe coprirebbe interamente il pianeta, formando un unico oceano profondo 200 chilometri e dalla composizione simile a quella degli oceani sommersi di alcune lune ghiacciate di Giove e Saturno. Il pianeta potrebbe essere formato per il 50% di acqua e il 50% di roccia, con un cuore di metallo solido simile a quello di Mercurio. Il confine tra il nucleo metallico e il mantello roccioso (formato da silicati) dovrebbe essere a 1.500 chilometri di profondità. Secondo i ricercatori, il pianeta potrebbe avere anche una sottile atmosfera di gas, come la Terra, e questo, insieme con l'acqua, renderebbe Proxima b potenzialmente abitabile.
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