L'alone colorato che compare intorno al sole annunciando la pioggia sarebbe il fenomeno naturale che oltre 2.500 anni fa ispirò il mito greco di Issione, l'uomo condannato da Zeus ad essere eternamente legato ad una 'ruota di fuoco' nel cielo per la slealtà mostrata verso gli uomini e gli dei. A fornire questa interpretazione è lo studio pubblicato su Mediterranean Archaeology and Archaeometry da Paolo Colona, astrofisico della Società Italiana di Archeoastronomia e dell'Accademia delle Stelle.
''Molti filologi e storici hanno tentato di interpretare il simbolo della ruota di fuoco in chiave psicanalitica, antropologica, morale, magica o religiosa, giungendo di volta in volta a risultati molto diversi. Spesso - spiega Colona - queste interpretazioni si rifacevano al Sole, oppure ad un peggioramento imminente del tempo e alla magia per ottenere la pioggia''.
La soluzione dell'enigma potrebbe proprio essere l'alone a 22°, quell'arcobaleno circolare che a volte si forma attorno al sole e alla luna per effetto della rifrazione della luce generata dalle nubi alte e stratificate (cirriformi) che rappresentano l'avanguardia frontale di una perturbazione.
''In tutto il mondo ci sono detti popolari che mettono in relazione la comparsa dell'alone solare con l'imminente peggioramento meteorologico, nozione che ho ritrovato persino in alcune tavolette babilonesi coeve al mito'', sottolinea l'astrofisico.
Diversi altri indizi sostengono questa ipotesi, ad esempio il fatto che il supplizio venga inferto a Issione dopo la sua congiunzione con Nephele, una donna modellata da Zeus a partire proprio da una nuvola, e che a legare Issione alla ruota sia il dio Hermes, associato al pianeta Mercurio che orbita intorno al Sole proprio con la stessa ampiezza apparente dell'alone.
''L'idea che emerge da questa scoperta - commenta Colona - è che i miti non sono storielle, ma una specifica forma antica di comunicazione della conoscenza di fenomeni fisici e metafisici. Oggi abbiamo perso la chiave per interpretarli e per questo ci sembrano solo narrazioni fantastiche''.
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