Scoperte le 23 galassie più antiche che hanno illuminato l’universo ai suoi albori: gli astronomi hanno potuto osservarle com’erano appena 800 milioni di anni dopo il Big Bang, poco dopo la loro nascita. La scoperta, pubblicata sull’Astrophysical Journal, è stata fatta da ricercatori della Arizona State University guidati da Sangeeta Malhotra e James Rhoads, in collaborazione con gruppi provenienti dal Cile e dalla Cina.
Tanto tempo fa, circa 300.000 anni dopo il Big Bang, l’universo era un posto completamente buio, privo di stelle e galassie: queste cominciarono ad apparire solo nel mezzo miliardo di anni seguente, illuminando e trasformando il cosmo. Questa drastica trasformazione è avvenuta in un intervallo di tempo compreso fra 300 milioni di anni e un miliardo di anni dopo l’inizio di tutto e l’attuale ricerca aiuterà gli astronomi a stabilire in maniera più precisa il momento esatto in cui è avvenuto il passaggio dal buio alla luce.
Per riuscire a scovare le 23 galassie, il gruppo di ricerca si è servito di un nuovo strumento nel campo dell’astronomia, una specie di macchina fotografica per l’energia oscura: DECam (Dark Energy Camera), installata sul telescopio Blanco dell’Osservatorio Interamericano del Cerro Tololo (Ctio), ad un’altitudine di 7.200 metri nel nord del Cile. La DECam riesce a coprire con una singola immagine un’area di cielo grande 15 volte l’ampiezza della luna piena.
“La combinazione tra indagine ad ampio raggio ed elevata sensibilità degli strumenti ci ha permesso di studiare galassie antichissime che sono molto comuni ma troppo deboli, oppure molto luminose ma estremamente rare”, ha detto Malhotra. “Le nostre scoperte - ha aggiunto Junxian Wang, uno dei ricercatori - implicano che gran parte delle prime galassie che hanno illuminato l’universo si sono formate presto, meno di 800 milioni di anni dopo il Big Bang”.
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