Il più grande oggetto cosmico mai visto ha sorpreso gli astronomi di tutto il mondo non solo per le sue dimensioni, ma perché si è formato quando l'universo era ancora giovanissimo. Descritto in due articoli pubblicati sulle riviste Nature e The Astrophysical Journal, occupa un'area estesa quattro volte più della Via Lattea ed è nato dalla danza vorticosa tra 14 galassie avvenuta quando l'universo aveva 'appena' 1,4 miliardi di anni.
L'enorme ammasso di galassie si chiama 'SPT2349-56' e la sua formazione è stata osservata dal gruppo di Tim Miller, dell'Università americana di Yale, che ha pubblicato su Nature, e dal gruppo di Ivan Oteo, dell'Università scozzese di Edimburgo, che ha pubblicato sull'Astrophysical Journal. I telescopi che hanno permesso di sbirciare nel passato dell'universo sono il South Pole Telescope (Spt), che si trova in Antartide, nella base americana Amundsen-Scott, e i radiotelescopi Alma (Atacama large millimeter/submillimeter array) e Apex (Atacama pathfinder experiment), dell'Osservatorio Europeo Australe (Eso), che si trovano sulle Ande cilene.
Il risultato ha sorpreso gli studiosi, che si aspettavano collisioni di questa portata molto più tardi nella storia dell'universo, almeno a partire da 3 miliardi di anni dal Big Bang. E' ancora un mistero, dicono gli astronomi, come sia stata possibile la formazione di un oggetto così grande in un tempo relativamente breve dopo il Big Bang.
Questo gigantesco ammasso di galassie è una continua fucina di stelle, che nascono a una velocità 1.000 volte superiore a quella con si formano le nuove stelle della Via Lattea. Per Chris Hayward, uno degli autori della ricerca, "l'osservazione dell'ammasso di galassie potrà darci preziose informazioni sulla formazione di questi complessi oggetti cosmici. Le nostre simulazioni - ha concluso - suggeriscono che queste galassie continueranno a danzare insieme, fino a diventare un'enorme galassia ellittica".
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