Parlera' italiano il primo modulo della futura stazione spaziale Gateway, avamposto del ritorno alla Luna e poi del successivo salto verso Marte. "E' una grande soddisfazione: siamo i primi europei a firmare questo tipo di accordo", ha detto all'ANSA il presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Giorgio Saccoccia, che a Washington ha firmato con l'amministratore capo della Nasa James Bridenstine un 'Joint Statement for Cooperation in Space Exploration', una dichiarazione congiunta che e' un passo intermedio verso un vero e proprio accordo bilaterale.
Rappresentazione artistica del primo elemento della stazione Gateway (fonte: NASA)
L'intesa e' stata firmata nell'ambito del Congresso Internazionale di Astronautica, che si è chiuso con un altro riconoscimento storico all'Italia dello spazio: l'ingresso nella Hall of Fame dello spazio del fisico Roberto Battiston, dell'Universita' di Trento ed ex presidente dell'Asi.
Per Saccoccia "il messaggio degli Stati Uniti e' molto chiaro: hanno aperto la collaborazione ai partner internazionali e vogliono farlo in tutti i modi possibili". L'intesa con l'Asi e' un primo passo, importantissimo, che segna il riconoscimento della competenza della tecnologia italiana nella costruzione dei moduli pressurizzati. E' un riconoscimento analogo a quello che nel 1997 aveva portato all'accordo bilaterale con la Nasa nel quale l'Asi, a fronte della fornitura dei moduli pressurizzati per la Stazione Spaziale Internazionale, ha avuto accesso a una quota delle risorse della stazione orbitale per eseguire esperimenti e inviare a bordo i suoi astronauti.
Schema della configurazione della futura stazione spaziale Gateway, nell'orbita lunare (fonte: NASA)
Anche dalla nuova intesa l'Italia potra' avere ritorni importanti perche', ha osservato Saccoccia, "la dichiarazione congiunta riguarda il programma Artemis, che segna il ritorno alla Luna della Nasa in modo stabile e riguarda anche ricadute in altri settori", relativi sia a elementi orbitali, come microsatelliti ad altissimo contenuto tecnologico, sia sulla superficie lunare.
"I microsatelliti - ha proseguito - sono un settore in grandissima crescita ed e' mia volonta' cercare di svilupparli ulteriormente, aprendo opportunita' di collaborazione con altri Paesi. Sono "idee innovative che vorremmo sviluppare con un partner di eccellenza", che potrebbero riguardare missioni scientifiche e un possibile programma e' stato proposto dall'Asi al Jet Propulsion Laboratory (Jpl) della Nasa.
"Ci stiamo proponendo anche come partner di uno dei consorzi per il lander lunare", ha detto ancora il presidente dell'Asi, "senza nulla togliere a quello che intendiamo fare con l'Agenzia Spaziale Europea (Esa) attraverso i programmi di esplorazione lunare".
In questa direzione il prossimo appuntamento cruciale sara' la conferenza ministeriale dell'Esa in programma il 27 e 28 novembre in Spagna, a Siviglia: per l'Italia potrebbe essere l'occasione per diventare uno dei partner per la seconda fase di sviluppo della stazione spaziale Gateway.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA