Una simulazione al computer ricostruisce l’impatto cosmico tra la giovane Terra e un oggetto delle dimensioni di Marte, denominato Theia, che quattro miliardi e mezzo di anni fa ha dato origine alla Luna. A realizzarla, grazie al supercomputer Dirac (Distributed Research using Advanced Computing ), i ricercatori dell’Università britannica di Durham, coordinati da Sergio Ruiz-Bonilla, che hanno pubblicato i risultati sulla rivista Monthly Notices of the Royal Astronomical Society.
La simulazione in 3D della collisione mostra la formazione di un corpo celeste vicino alla Terra, che evolve progressivamente fino a trasformarsi in un suo satellite. Non si tratta, spiegano gli autori dello studio, della prova definitiva della formazione della Luna, ma di un passo promettente verso la comprensione dei meccanismi che hanno portato alla formazione dei nostri vicini nel Sistema Solare.
La ricostruzione al computer mostra risultati differenti a seconda delle dimensioni e della direzione dell’oggetto iniziale che si sceglie di fare impattare con la Terra. In un caso estremo, i due oggetti finiscono per fondersi. In un altro, invece, avviene una carambola che poi allontana i due corpi. Ma, in opportune condizioni, l’impatto porta proprio alla formazione di un corpo celeste che resta nell’orbita della Terra.
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