Lo scioglimento di 30 ghiacciai in Antartide è stato fotografato per 24 anni dallo spazio e il collage nato dalla combinazione di queste immagini ha fornito un quadro senza precedenti. I satelliti che le hanno fornite sono europei, come Envisat dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) e i due Sentinel-1 del programma europeo Copernicus, gestito da Esa e Commissione Europea. Tutti sono satelliti radar, che riescono a catturare immagini anche di notte e attraverso le nubi.
Le loro immagini sono state raccolte e pubblicate sulla rivista Geophysical Research Letters dal gruppo britannico di Osservazioni polari e modelli (Cpom) coordinato da Anna Hogg.
I dati riguardano i ghiacciai presenti in una porzione della Palmer Land, una striscia di terra lunga più di 500 chilometri che si trova nella Penisola Antartica. Le prime immagini risalgono al 1992 e hanno permesso di verificare che la velocità media di 'scivolamento' dei ghiacciai ha oscillato fra 20 e 30 centimetri al giorno: un avanzamento che ha portato alla perdita di almeno 15 chilometri cubi di ghiaccio ogni anno.
Questo dato, secondo i ricercatori, ridimensiona di molto le stime precedenti la cui imprecisione era dovuta alla difficoltà di avere dati molto precisi. Gli scioglimenti più marcati sono stati registrati nei ghiacciai che sprofondano in mare, dove le acque riducono l'attrito tra il ghiacciaio e i fondali rocciosi.
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