ROMA - Sono giovani che vengono dalle scuole medie superiori e dai primi anni dell'università i vincitori dei premi individuali e a squadre della Cyberchallenge 2017, il primo programma italiano di addestramento alla cyber-sicurezza, organizzato dal Centro di Cyber Intelligence dell'università di Roma Sapienza, con il patrocinio di IBM, Cisco e del Laboratorio nazionale di Cyber-security.
A consegnare nell'Aula magna del Dipartimento di Ingegneria informatica della Sapienza i premi ai 26 vincitori, selezionati tra i 700 che avevano presentato domanda di ammissione, il prefetto Alessandro Pansa, direttore generale del Dipartimento delle Informazioni per la sicurezza della Presidenza del Consiglio. Le ultime settimane hanno mostrato come sia importante per un Paese alzare le proprie difese cibernetiche. "Occorre creare un ambiente cibernetico sicuro, per essere all'altezza delle sfide economiche globali - ha detto il prefetto Pansa consegnando i premi - va da se' che per affrontare queste sfide abbiamo bisogno di competenze, capacità e talenti. Ringrazio, quindi, la Sapienza perché è una delle spalle forti con cui lavoriamo. Da soli non possiamo farcela. È grazie alle grandi professionalità che si possono vincere le sfide. E' solo mettendo insieme capacità di ricerca ed informazioni, e rafforzando la collaborazione con il settore delle imprese, che potremo garantire il più alto livello di sicurezza".
"Sapienza è onorata di aver ospitato la prima edizione della Cyberchallenge.it - ha detto dal canto suo il rettore Eugenio Gaudio -. Ogni nazione moderna dovrebbe farsi carico della formazione di uomini e donne con 'skill di altissimo profilo nell'ambito della sicurezza informatica. I giovani che abbiamo premiato oggi saranno coloro che difenderanno i nostri dati, i nostri sistemi, le nostre infrastrutture dai rischi presenti nel cyberspazio".
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