ROMA - Anche con il problema della Xylella è la Puglia, tolto il Salento, a trainare la ripresa della produzione di olio extravergine d'oliva italiano insieme alle regioni del Sud. Il tacco d'Italia, dall'indagine degli osservatori di mercato di Cia-agricoltori Italiani, Italia Olivicola e Associazione italiana frantoiani oleari (Aifo), produrrà, nella campagna olearia 2019/2020, quasi il 60% dell'olio extravergine d'oliva nazionale con un +175% di crescita.
La produzione italiana è stimata complessivamente, a livello nazionale, superiore alle 330.000 tonnellate di olio raddoppiando quasi (+89%) la produzione dello scorso anno, attestatasi intorno alle 175.000 tonnellate di prodotto. L'incremento produttivo pugliese è frutto dei territori olivicoli delle province di Bari, Barletta-Andria-Trani (Bat) e Foggia, zone - spiegano gli analisti - falcidiate dalla gelata nel febbraio 2018.
Resta il trend negativo per il Salento, colpito, come noto, dal batterio Xylella e che registra rispetto alla già negativa annata passata, un calo del 50% della produzione con meno di 3.000 tonnellate.