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La Cina riapre le porte al gorgonzola e agli altri formaggi erborinati

Assolatte, mercato cinese in ascesa, +32% vendite in 7 mesi

Redazione ANSA

- ROMA - "L'Ambasciata italiana di Pechino ci ha appena comunicato che si potranno riavviare le esportazioni di Gorgonzola e degli altri formaggi erborinati in Cina". Lo rende noto Assolatte, ricordando che "Il blocco a sorpresa sui formaggi erborinati operato a fine agosto dalle autorità di Pechino e da noi denunciato aveva messo a rischio un mercato molto promettente per i formaggi italiani".

"La situazione - sottolinea Assolatte - è stata sbloccata dal Ministero della Sanità cinese, che, in una nota, conferma che questi prodotti - pur superando i limiti previsti dalla normativa locale per i fermenti e i lieviti previsti - sono sicuri e possono essere commercializzati in Cina". "Si tratta di un risultato - prosegue Assolatte - che arriva al termine di un intenso lavoro da noi sollecitato attivamente che ha coinvolto i Ministeri interessati e il Direttore Generale del Ministero della Salute nella sua recente visita in Cina".

"Risolto il problema contingente - precisa Giuseppe Ambrosi, presidente di Assolatte - resta immutata l'esigenza a più lungo termine di collaborare con AQSIQ (l'agenzia cinese per la sicurezza alimentare) per far aggiornare l'attuale normativa sui prodotti caseari, evitando così il possibile ripetersi di nuovi blocchi alle nostre esportazioni".

Su questo tema - aggiunge Assolatte - le ambasciate italiana e francese stanno lavorando ad un incontro tecnico a Pechino, nel corso del quale le autorità nazionali e comunitarie, con le delegazioni degli imprenditori, illustreranno alle controparti cinesi le caratteristiche di sicurezza che l'industria casearia conferisce ai formaggi erborinati.

"La notizia della positiva soluzione di questa emergenza ci fa ben sperare per il futuro. Il mercato cinese si sta facendo sempre più interessante per le nostre imprese - conclude Ambrosi - Dai dati Assolatte si rileva che tra 2015 e 2016 le vendite di formaggi italiani sono aumentate del 42%, arrivando a 2650 tonnellate. E nei primi 7 mesi di quest'anno c'è stato un ulteriore balzo in avanti: +32% rispetto all'analogo periodo 2016, superando le 2,2 mila tonnellate".

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