NEW YORK - Parte il 6 maggio la procedura ufficiale che potrebbe tradursi in nuovi dazi americani per 11 miliardi di dollari su prodotti 'Made In Europe', fra i quali il pecorino e il prosecco italiani. Entro lunedì vanno infatti presentate all'amministrazione Trump le richieste per partecipare e intervenire all'udienze pubblica sulla lista dei prodotti da colpire presentata, in calendario il 15 maggio a Washington. I commenti scritti vanno invece fatti pervenire all'amministrazione entro il 28 maggio.
L'elenco dei beni 'made in Europe' sui quali è pronta ad abbattersi la scure di Trump è stato messo a punto in risposta agli aiuti della Ue ad Airbus, la rivale di Boeing. Fondi che sono stati destinati al finanziamento di diversi modelli di aereo e che la Wto ha dichiarato illegali nel maggio scorso. Gli Stati Uniti hanno chiesto quindi di poter imporre delle sanzioni per il danno subito e la decisione dell'organizzazione mondiale per il commercio è attesa per l'estate.
Centinaio,cercheremo altri mercati se gli Usa li introducono
"Se gli Stati Uniti introducono dazi, visto che non siamo dei fessi, l'Italia andrà a cercare altri mercati". Lo ha detto il ministro dell'Agricoltura Gian Marco Centinaio, a margine dell'inaugurazione di Tuttofood a Fiera Milano. "Gli spazi di manovra sono importanti perché negli Stati Uniti e nel presidente Trump l'Italia ha un ottimo interlocutore. Ci rendiamo conto però che i dazi se vengono introdotti danneggiano il nostro agrifood", ha affermato Centinaio, ricordando che le esportazioni del comparto "valgono 42 miliardi di euro".