In Italia si continua a consumare sempre più pesce straniero. Nel 2017 le importazioni sono aumentate rispetto al 2016 del +3,6% in volume e del +4,2% in valore. Un trend che, come primo effetto, ha comportato il peggioramento del deficit della bilancia commerciale italiana di prodotti ittici che, già strutturalmente in negativo, ha superato la soglia record di 5 miliardi di euro. E' quanto emerge nell'analisi periodica sul mercato ittico realizzata da Bmti, Borsa merci telematica italiana, nel segnalare comunque anche i dati positivi dell'export, cresciuto rispetto al 2016 del +3,7% in valore.
Tra i singoli prodotti acquistati all'estero, a crescere ulteriormente sono state le importazioni di tonno che in volume hanno superato nel 2017 le 100 mila tonnellate (+15% rispetto al 2016), per un valore di poco inferiore ai 500 milioni di euro (+11%).
La Spagna si è confermato il principale mercato di approvvigionamento, con una quota del 53% dell'import italiano di tonno; gli arrivi dal paese iberico, in particolare, hanno chiuso il 2017 in crescita del 27% rispetto al 2016. E sempre la Spagna, secondo Bmti, si è confermata nel 2017 anche come principale destinazione dell'export italiano di prodotti ittici anche se in calo del 10,2% in volume rispetto al 2016.
Note positive per l'Italia arrivano, invece, sul fronte dei consumi dei prodotti ittici freschi, che hanno messo a segno nel 2017 un aumento sia in volume (+3,3%, elaborazione su dati Eumofa) che in valore (+5%). (ANSA).