La forma è sostanza, anche e soprattutto nella pasta. Spaghetti, penne, fusilli e rigatoni sono "i magnifici quattro" nelle scelte d'acquisto degli italiani, ma i pastifici continuano a produrre oltre 300 formati perché un matrimonio perfetto a tavola si costruisce dai particolari, e quindi dalla specifica tenuta in cottura, resistenza alla masticazione, porosità, trafila.
Per orientarci in questa frontiera del gusto, Aidepi, l'associazione delle Industrie del Dolce e della Pasta italiane, fornisce da oggi una guida per abbinare ad ogni formato il condimento ideale. Un vademecum utile per agli italiani che consumano 24 kg di pastasciutta a testa l'anno, per una filiera made in Italy che è leader mondiale di produzione con 3,2 milioni di tonnellate prodotte.
"La pasta è una e molteplice. - sottolinea Riccardo Felicetti, presidente dei Pastai - In Italia siamo custodi della tradizione, il buono del cacio sui maccheroni e delle trofie col pesto, ma non rinunciamo a ricerca e sperimentazioni. Per noi la pasta è come la Madeleine per Proust, ogni italiano ha in mente una pasta preferita ma l'evoluzione dell'arte pastaria sta proprio nel valorizzare questa versatilità e capacità di adattarsi a ingredienti diversi, in combinazioni che fanno della pasta un alimento moderno e globale. Con la guida i suggerimenti per gustarla al meglio, in punta di forchetta".