(ANSA) - ROMA - Il 31 ottobre, Gustamundo aprirà le porte della sua cucina a due cuoche Rom residenti presso la Casa di Leda, per realizzare insieme a loro una cena di solidarietà aperta al pubblico. La Casa di Leda è una struttura protetta, attiva dal 2017, che ospita donne in misura alternativa alla detenzione con i loro figli minori. Quelli utilizzati dalla Casa, sono spazi confiscati alla mafia e questo la rende un unicum in Italia ed Europa.
In occasione della cena solidale, verranno serviti a tavola piatti tipici della tradizione Rom: dal Sarma ai Ciupapzi, passando per il Mussaka: il viaggio culinario trasporterà dalle note più dolci e delicate della paprika fino ai colori scuri ed avvolgenti del cioccolato fondente sfumato con farina di cocco.
La cena sarà un'occasione speciale d'incontro fra persone, attraverso il cibo. La condizione di emarginazione in cui versano alcune minoranze si combatte, anzitutto, creando occasioni di conoscenza reciproca e scambio, per un superamento diffuso dei pregiudizi verso l'Altro. "Su persone come Bea e Behara - afferma Pasquale Campagnone, fondatore e direttore di Gustamundo - pesano più fattori di rischio in termini di emarginazione: le loro origini Rom e la pena che stanno scontando".
In Italia, secondo la Comunità Europea, risiedono tra le 110.000 e le 180.000 persone di origine rom, cifra che rappresenta circa lo 0,23-0,25% della popolazione totale. Di questi, solamente un quinto vive in condizione di precarietà abitativa. Eppure, l'alto livello di pregiudizio contribuisce a perpetrare uno stato di discriminazione permanente nei confronti di tutta la minoranza. Per entrambe le donne, che nel 2021 finiranno di scontare la loro pena, occasioni come quella offerta da Gustamundo rappresentano un piccolo passo verso il ritorno a una vita normale e, possibilmente, a una condizione più dignitosa, di maggiore inclusione sociale ed economica, al fianco dei loro figli.
La cena inizierà alle ore 20.00 presso il ristorante in Via Giacinto de Vecchi Pieralice, 38 (per prenotazioni: info@gustamundo.it; 366 8976779). Il progetto "Gustamundo" nasce con l'idea di proporre integrazione sociale tramite la "cucina". Con la collaborazione di molti centri di accoglienza e di alcune onlus, Gustamundo organizza cene multietniche preparate da uomini e donne provenienti dai paesi più disagiati.(ANSA).