SAN PAOLO (BRASILE) - E' ad Atene che si beve il migliore caffè del mondo, e lo prepara Nikolaos Kanakaris, 32 anni, vincitore in Brasile della finale del talent show Barista&Farmer, tra 10 concorrenti provenienti da tutto il mondo. In un mix tra Masterchef e XFactor si sono sfidati, per più di una settimana, lavorando nelle piantagioni di caffè, svegliandosi all'alba, lavorando gomito a gomito con i coltivatori, raccogliendo, pesando e tostando i chicchi.
Il format del programma, trasmesso sul sito Internet baristafarmer.com e sui profili Facebook e Twitter, è italiano: nasce dall'idea di Francesco Sanapo, barista pluripremiato e titolare di due caffetterie a Firenze ed è sostenuto da Rimini Fiera e dal Salone internazionale gelateria pasticceria e panificazione artigianale (Sigep). Tra gli sponsor le aziende italiane simbolo del settore tra cui Lavazza, Cimbali e Faema. "Il mio amore per il caffè nasce da una pura casualità: frequentavo l'istituto tecnico della mia città e, a causa di uno sciopero generale, le lezioni furono interrotte per sei mesi, costringendomi a trovare un lavoro part time", racconta Nikos.
Dopo le due prime edizioni svoltesi in Honduras e Porto Rico, quella brasiliana è dedicata al tema della sostenibilità. La grande carovana di Barista&Farmer ha attraversato le principali regioni caffeicole Brasiliane, fermandosi in alcune delle realtà più significative. Tra queste la comunità di Lambarì, nel sud dello stato del Minas Gerais dove la Fondazione Giuseppe e Pericle Lavazza Onlus promuove il progetto di sostenibilità Tierra per migliorare le condizioni di vita e la competitività dei piccoli coltivatori della zona.
I dieci concorrenti, arrivati anche da Indonesia, Australia, Stati Uniti e Russia, sono stati selezionati tra oltre 200 candidature. C'è anche un italiano, Guido Garavello, 32enne di Rovigo, che lavora in un locale di Barcellona. Oltre alle gare di abilità, hanno frequentato l'Accademia di Barista & Farmer, certificata dalla Specialità Coffee Association of Europe con lezioni di botanica, agronomia e chimica applicata e laboratori di tostatura, degustazione e tecniche di estrazione. "Per i partecipanti è un'occasione di conoscere il caffè a partire dalla pianta - spiega il patron Francesco Sanapo -, di capire anche le difficoltà che ci sono dietro a questo prodotto: una volta tornati nelle loro caffetterie di tutto il mondo i nostri baristi sapranno spiegare tutto ciò ai clienti, facendo loro vivere un'esperienza gustativa completa". (ANSA).