La Quaresima, dopo le feste natalizie e le ferie estive, è il periodo dell'anno in cui gli italiani consumano più pesce, consuetudine ancora molto sentita, anche se nel tempo si sono affievolite le ragioni teologiche. L'usanza di mangiare solo proteine ittiche nel venerdì di Quaresima verrà rispettata in modo più marcato al Centro-sud (62%) più che al Nord (38%); in particolare dalle donne (55%) contro il 45% degli uomini e dagli over sessanta (70%) rispetto ai più giovani (30%). In quanto al menu, sì al prodotto povero e al ritorno del pesce azzurro, abbondante proprio in primavera.
Per assicurarsi qualità al giusto prezzo è sempre bene scegliere prodotto di stagione e italiano, indicato con la zona Fao 37. Ad aprile, quindi, semaforo verde per acciuga, cefalo, dentice, nasello, sardina, sogliola, sgombro, triglia, alice, cernia, gamberetto rosa, granchio, mazzancolla, pesce San Pietro, rana pescatrice, razza, ricciola, sarago, scampo, scorfano, seppia, calamaro, spigola e totano.
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