Bologna - Dagli scarti vegetali può essere ricavato un particolare estratto, antibatterico, in grado di aumentare la 'vita' degli alimenti. È il traguardo raggiunto da un gruppo di ricerca del Dipartimento di Scienze degli alimenti e del farmaco dell'Università di Parma che, col supporto dell'ateneo, ha da poco depositato un nuovo brevetto di ricerca per invenzione industriale intitolato 'Produzione di antimicrobici da scarti vegetali'.
Gli inventori hanno sviluppato un processo che si basa sulla fermentazione di sottoprodotti della lavorazione di pomodoro, melone e carota, ottenendo un estratto attivo che ha mostrato in laboratorio e negli alimenti un'attività antibatterica verso i più comuni patogeni alimentari, dalla Salmonella all'Escherichia coli. L'estratto, spiegano i ricercatori, non contiene molecole di sintesi e potrà trovare impiego come ingrediente per aumentare la cosiddetta 'shelf-life', ovvero la 'vita di scaffale' degli alimenti.
Al traguardo ha contribuito anche la Fondazione Cariparma con un finanziamento nell'ambito della sessione speciale 2017 che ha consentito di porre le basi del nuovo filone di ricerca che nel corso di due anni ha portato al deposito del brevetto.(ANSA).