BRUXELLES - Il Parlamento europeo in seduta plenaria ha dato oggi il via libera al divieto di utilizzare pesticidi nelle aree delle aziende agricole a 'interesse ecologico' su cui gli agricoltori sono autorizzati a produrre. L'Europarlamento si è però spaccato: il parere della Commissione agricoltura, che aveva bocciato il divieto, ha ottenuto 363 voti contro una maggioranza richiesta di 376. E' così passato l'atto delegato della Commissione europea per la semplificazione del cosiddetto greening, l'insieme delle misure 'verdi' obbligatorie introdotte dalla riforma della politica agricola comune del 2013. La riforma ha introdotto l'obbligo di avere delle aree a interesse ecologico all'interno delle aziende agricole al fine di tutelare la biodiversità. Ma al tempo stesso autorizza gli agricoltori a metterle a produzione con colture come la soia, che hanno impatto positivo sulla fertilità dei suoli e per cui l'Ue è deficitaria al 90%.
L'esito del voto è motivo di soddisfazione per le organizzazioni ambientaliste. Per Jabier Ruiz del Wwf Europa, il divieto di "pesticidi su una piccola percentuale di terreni coltivabili non avrà alcun impatto sulla produzione agricola ed è la cosa giusta da fare per riportare una parte della biodiversità che stiamo perdendo nei terreni agricoli". "La natura ha vinto", esulta Trees Robijns di Birdlife Europe. Secondo Marco Contiero di Greenpeace, il voto di oggi assume ancora più rilievo perché "l'Ue sta per cominciare una nuova riforma della sua politica agricola". Di tutt'altro avviso Albert Dess (Ppe, Germania), l'eurodeputato che ha sostenuto la necessità di bocciare il divieto di pesticidi proposto dalla Commissione europea. Una "proposta non eco-compatibile" secondo Dess, anche perché "mette a repentaglio la produzione Ue di soia Ogm-free" e apre la strada a un "aumento delle importazioni di soia Ogm dall'America latina".