Qualsiasi rallentamento nell'iter legislativo della riforma del sistema europeo di valutazione del rischio nella filiera alimentare sarebbe "spiacevole". Così un portavoce dell'Agenzia europea per la sicurezza alimentare (Efsa) commenta la notizia del rinvio alla prossima legislatura della decisione finale dell'Europarlamento sulla riforma della cosiddetta general food law proposta dalla Commissione, in cui è inclusa l'iniziativa sulla trasparenza del processo di autorizzazione dei pesticidi. La relatrice del provvedimento per l'Europarlamento, Renate Sommer (Ppe, Germania), ha infatti proposto - ottenendo l'accordo di tutti i gruppi politici tranne l'Efdd - che sia la nuova Eurocamera a finalizzare l'iter della riforma. Una mossa che di fatto rappresenta un rinvio sine die del provvedimento.
"L'Efsa - prosegue il portavoce - ha perseguito da molti anni un approccio open sui dati e la riforma è un'opportunità per aumentare i nostri sforzi verso l'apertura dei dati. Sarebbe anche un segnale molto positivo per i cittadini se la risposta delle istituzioni all'iniziativa dei cittadini europei potesse essere promulgata prima delle elezioni del prossimo anno per il Parlamento europeo. Speriamo ancora che il Parlamento e il Consiglio trovino un modo per riavviare le discussioni su questo importante dossier".
Consumatori, Pe approvi presto le norme sulla trasparenza
"Condividiamo, la preoccupazione dei deputati per la necessità di ottenere un buon accordo ma da tempo i consumatori europei chiedono di porre fine alla segretezza intorno agli studi che l'Efsa usa per valutare la sicurezza delle sostanze e degli ingredienti destinati a finire nel nostro cibo. Non credo debbano aspettare più a lungo".
E' il commento di Monique Goyens, direttrice del Beuc, l'organizzazione delle associazioni dei consumatori europee, sulle notizie circa il probabile rallentamento dell'iter legislativo delle nuove regole Ue per aumentare la trasparenza degli studi dell'industria su pesticidi e altre sostanze che entrano nella catena alimentare.
"Adottando una legge ambiziosa che rende le decisioni politiche sulla sicurezza alimentare meno opache per il pubblico - conclude Goyens - l'Ue invierà un forte segnale che si preoccupa per i consumatori, pertanto invitiamo i deputati a lavorare per la conclusione di questo fascicolo con il termine attuale".