I prodotti siciliani dei commercianti
che hanno detto no al pizzo ora potranno essere acquistati on
line sul sito AddiopizzoStore.com da tutta Europa e una
percentuale dei ricavi della vendita di prodotti e servizi sarà
donata all'associazione. "I prodotti con il logo del consumo
critico offrono la possibilità ai consumatori di scegliere che
tipo di economia premiare - spiega Alessandra Perrone, ideatrice
del progetto e a capo della futura cooperativa che gestirà il
sito di e-commerce - entrando così a far parte di un movimento
sociale antimafia pur non risiedendo in Sicilia. È con il
sostegno dei cittadini che molti imprenditori hanno trovato il
coraggio di schierarsi pubblicamente e soprattutto di denunciare
i loro estorsori". Tra gli imprenditori presenti sulla
piattaforma c'è Davide Grassi, figlio di Libero Grassi e Pina
Maisano, che oggi dirige la fabbrica tessile che fu della sua
famiglia, Robe da Camera, in un bene confiscato alla mafia. C'è
la famiglia Scimeca, i primi denuncianti sostenuti da
Addiopizzo, e che oggi hanno aperto una pasticceria di dolci
tipici siciliani. O Cotti in Fragranza, un laboratorio di
prodotti da forno, prima realtà imprenditoriale all'interno di
un Istituto Penale per i Minorenni del Sud, con l'obiettivo di
promuovere un'inclusione dei giovani stabile. Anche l'azienda
agricola Salamone e la cooperativa Valdibella sono impegnate in
progetti di inclusione sociale, hanno una produzione biologica
di qualità e rispetto ed attenzione per la biodiversità, ad
Aragona, in provincia di Agrigento, l'una e a Camporeale
l'altra. E ancora Il pastificio artigianale Bia, che propone i
formati tipici della pasta siciliana, o l'Associazione Accademia
Mosaico, che distribuisce il caffè della filiera del commercio
equo e solidale Madreterrà caffè, ed a cui è affidato anche il
servizio di imballaggio, con scatole di riciclo, e di
spedizione. La creativa famiglia Santoro, che ha realizzato
Kamira, una caffettiera con cui poter fare un espresso
utilizzando i fornelli di casa. Presente anche Navarra Editore,
Malintenti Dischi e 800a Records, due etichette discografiche
indipendenti promotrici di talenti, locali e non, che hanno
deciso di accettare la sfida di produrre ed investire in
cultura, a Palermo.
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