ROMA - All'indomani della forte perturbazione che ha flagellato il Centrosud, compromettendo coltivazioni, alberi e danneggiando strutture, tendoni e serre, inizia la conta dei danni.
"Particolarmente difficile - sottolinea Coldiretti - la situazione in molte aziende agricole della Sicilia dove sono state danneggiate dal vento decine di serre nelle province di Ragusa e Siracusa in località come Scicli, Ispica, Pozzallo, Vittoria e Pachino dove si producono pregiati ortaggi. I danni hanno riguardato soprattutto le strutture e le coperture in plastica con le colture che sono rimaste alla mercé del vento".
"È ora necessario - afferma il presidente della Copagri Franco Verrascina - procedere celermente con i necessari adempimenti per valutare la possibilità di avviare iniziative a tutela dei produttori agricoli, quantificando le eventuali perdite e comunicandole alle istituzioni preposte".
Il maltempo ha provocato danni anche nelle città ad un altro importante patrimonio, quello rappresentato dalle alberature.
Gli alberi, spiega Coldiretti, hanno necessità di una maggiore difesa sanitaria, "per l'aggressività di tanti patogeni introdotti negli anni da diverse parti del mondo con conseguenze catastrofiche sulla bellezza dei luoghi, ma anche sulla loro sicurezza, con problemi di stabilità degli alberi". Nelle città italiane, secondo una analisi Coldiretti, ci sono milioni di alberi. "Il numero varia dai 350mila della Capitale a agli oltre 464mila di Milano". "Di fronte al sempre più frequente ripetersi di questi fenomeni climatici estremi, purtroppo sempre meno sporadici e isolati e dovuti anche ai cambiamenti climatici, - aggiunge il presidente della Copagri - è importante ribadire l'importanza del ruolo degli agricoltori quali custodi del territorio e presidio dell'ambiente, anche e soprattutto per la manutenzione delle piante, delle aree verdi urbane e dei terreni di scolo".