ROMA - Che Ferrero sia uno dei casi di "grande successo italiano nel mondo ci sono pochi dubbi. Basti pensare che quel piccolo laboratorio artigianale avviato ad Alba 70 anni fa da Pietro Ferrero che si ingegnò a realizzare prodotti dolciari a base del prodotto più diffuso nelle Langhe, la nocciola tonda gentile, oggi è un gruppo alimentare con 22 fabbriche nel mondo, dal Canada alla Cina, che da solo acquista un terzo, il 32%, della produzione mondiale di nocciole". Lo ha detto il presidente della Ferrero Spa Francesco Paolo Fulci in occasione della presentazione, per la prima volta a Roma, del Rapporto di Responsabilità sociale del gruppo.
Il giro d'affari, ha sottolineato Fulci, "è raddoppiato negli ultimi dieci anni. Oggi Ferrero è il terzo produttore dolciario al mondo, e su Facebook la Nutella ha 32 milioni di fan, e altrettanti follower ne registra Kinder. Sono questi i risultati - ha sottolineato - di una etica basata sul fare e non sul dire. E tanto mento sull'apparire. E sono risultati economici consolidati grazie all'attenzione estrema sulla sicurezza alimentare, dalla pianta agli scaffali di vendita dove il gruppo ritira le referenze d'estate quando il caldo può danneggiare la qualità. E coadiuvati da un programma di welfare straordinario per i lavoratori, e dal progetto di imprenditoria sociale Michele Ferrero in Camerun, Sudafrica e India dove oltre alla creazione dei posti di lavoro Ferrero sta provvedendo a costruire infrastrutture come le infermerie pediatriche e gli asilo nido".
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