L'ondata di gelo eccezionale che ha colpito molte regioni d'Italia non ha avuto ripercussioni negative sul raccolto delle olive per la campagna 2016 - 2017. A comunicarlo è Assitol (Associazione Industria Olearia Italiana) nel precisare che "in questa fase le piante sono, da un punta di vista biologico, non attive, in pratica stanno dormendo".
La raccolta tuttavia è in netta flessione, soprattutto per i danni apportati dalla mosca olearia. "Come filiera, insieme al Consiglio Oleicolo Internazionale, prevedevamo di chiudere l'annata con 243 mila tonnellate e stando ai dati la produzione si attesterà intorno alle 250.000, in netto calo - annuncia il direttore di Assitol Andrea Carrassi - rispetto all'anno precedente (2015-16) quando raggiunse quota 380 mila tonnellate".In lieve flessione quindi la capacità produttiva ma, come ricorda Carrassi, "l'olivo ha dei cicli, di solito fa un anno di 'carica' e un anno di 'scarica'. Dato che la campagna precedente è stata molto produttiva, quella attuale potrebbe esserlo di meno".
La minore produzione di olive e di olio è da imputare anche alla mosca olearia che a seguito di un'estate molto lunga, calda e umida, non ha avuto difficoltà a riprodursi e, di conseguenza, ha avuto gioco facile nell'attaccare ripetutamente le olive. "Le regioni più colpite da questo insetto sono state quelle del sud come Calabria, Sicilia e Puglia. E' andata meglio al centro-nord, soprattutto la zona del Garda. Va sottolineato che molto ha pesato l'intervento dell'uomo: quando l'olivicoltore è intervenuto facendo dei trattamenti contro la mosca olearia è riuscito a salvare la produzione. Quando si è lasciato andare l'oliveto, poi, purtroppo si sono pagati i danni".