La più popolare tra le bevande, la birra, non potrebbe esistere senza acqua di qualità e d'altronde non è possibile immaginare un mondo in cui la nostra birra preferita abbia un aspetto, un odore e un sapore di acqua sporca. O peggio un mondo in cui, al posto di un boccale fresco e dissetante, ci venga servito solo un mucchietto di luppolo secco.
Sono queste le immagini richiamate da un video virale che sarà fatto girare sui social nell'ambito della Campagna #ProtectWater lanciata oggi da 100 ONG europee e nel nostro Paese dalla Coalizione "Living Rivers" Italia (cui hanno aderito 19 tra enti e associazioni: AIPIN, APR, ARCI, Associazione Watergrabbing, CATAP, CIRF, Federazioone Pro natura, FIPSAS, INU, Italia Nostra, Kyoto Club, Legambiente, LIPU, SIEP, SIGEA, Spinning Club Italia, Slow Food, TCI e WWF) per chiedere alla Commissione Europea di ribadire l'efficacia della Direttiva Acque, che fino ad oggi ha consentito di proteggere fiumi, laghi, torrenti, zone umide e falde acquifere, invitando gli Stati Membri di applicarla con rigore.
La campagna online, diffusa in tutti i paesi europei attraverso il web con foto e videoclip, mostra lo scenario che potrebbe presentarsi qualora la Direttiva venisse indebolita. La Campagna europea è guidata da WWF, European Environmental Bureau, European Anglers Alliance, European Rivers Network e Wetlands International, che insieme formano la coalizione "Living Rivers" Europe e vuole incoraggiare i cittadini europei a partecipare alla consultazione pubblica avviata dalla stessa Commissione europea che si protrarrà fino al 4 marzo 2019.