VINCI (FIRENZE) - Piantare i cloni della vigna di Leonardo a Milano nella sua città natale, a Vinci. E' l'iniziativa della cantina Dianella di Vinci (Firenze) in occasione del cinquecentenario della morte di Leonardo.
La famiglia dell'artista e inventore possedeva vigneti tra Vinci e Bacchereto, spiega una nota, e lui stesso, grande appassionato di vino e cucina, sognava di averne una per mettere in pratica le sue idee innovative in campo vitivinicolo. La otterrà non a Vinci, ma a Milano, quando Ludovico il Moro nel 1498 gli donerà un terreno di fronte a Santa Maria delle Grazie, dove Leonardo stava lavorando all'Ultima Cena. Dal 2015 la Vigna di Leonardo, oggi parte del giardino della Casa degli Atellani, rivive nel rispetto del vitigno e dei filari originari grazie ad un progetto di recupero realizzato in occasione di Expo. Oggi le 'marze', cloni della Malvasia di Candia, concessi dalla famiglia Castellini proprietaria della Casa degli Atellani, verranno, per la prima volta, prelevate dalla Vigna di Leonardo in Corso Magenta a Milano, per essere portate a Vinci. Il 2 maggio giorno della morte di Leonardo, verranno piantate nell'orto ornamentale di Dianella.
Appassionato sperimentatore di ricette e ingegnoso inventore di utensili da cucina, come testimonia il Codice Atlantico, Leonardo ideò oggetti precursori dell'attuale cavatappi, del trita-aglio e dell'affettatrice, oltre al macinapepe. Per ricordare questo suo aspetto, nel corso del 2019 Dianella offrirà ai propri ospiti ricette ispirate a Leonardo stesso, in parte realizzate utilizzando i macchinari da lui inventati per le cucine del granduca Ludovico il Moro. Si insegneranno anche i segreti dell'Acquarosa, la bevanda dissetante a base di petali di rosa che a Dianella viene realizzata secondo la ricetta originale di Leonardo, contenuta nel Codice Atlantico.